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Emilia-Romagna

Una corsa sui campi da golf. A Parma l'ultima idea del trail running

L'innovativa gara si svolgerà il 31 gennaio alle 10 a Sala Baganza. Nell'attesa il 24 è in programma una ciaspolata sull'Appennino.

Una gara invernale di podismo Uispdi Vittorio Martone


PARMA - Camminare e correre in un contesto inusuale, in cui di solito è possibile sì vedere un'attività sportiva ma di stampo decisamente più statico. È quanto accadrà il 31 gennaio a Sala Baganza, in provincia di Parma, in occasione della corsa "Winter Trail" per adulti che si terrà sul percorso di circa 10 km delle 18 buche del Golf Club La Rocca di via Campi 8. Il "trail", organizzato dal Comitato e dalla Lega Atletica leggera dell'Uisp di Parma, partirà alle ore 10 e sarà preceduto da una corsa campestre giovanile. In attesa di questo singolare appuntamento il 24 gennaio è già in programma una ciaspolata competitiva e amatoriale con partenza dalla stazione turistica di Pratospilla, nel cuore del Parco regionale dei 100 laghi che rappresenta anche la principale porta d'accesso al Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano. La manifestazione è organizzata dal settore Verde-Azzurro dell'Uisp Parma in collaborazione con Snowtrails Pratospilla, Parma Sport, Pratospilla.pr.it, Appennino Parma Est, il Comune di Monchio, la Provincia di Parma e il Parco dei Cento Laghi.

A fronte di queste innovative attività, abbiamo chiesto a Bruno Orlandini, responsabile grandi eventi del Comitato parmense e membro della Lega Atletica provinciale, di parlarci delle innovative della differenza tra un trail e una comune camminata o una gara podistica.
"La caratteristica principale del trail consiste nell'essere una corsa che si sviluppa in ambiente. Gli atleti gareggiano nel verde, sui sentieri, ovvero in ambiti impensabili fino a poco tempo fa. E proprio questo contesto diverso muta anche il rapporto con l'avversario. Non si corre più per prevalere sugli altri partecipanti, ma lo si fa per giungere al traguardo e avere la meglio sulle asperità del territorio. Il risultato dunque non conta assolutamente nulla, perché l'unica cosa che conta è giungere al traguardo indipendentemente dal confronto con gli altri".

Come motiveresti il successo di queste iniziative?
"Sono propri quelli appena descritti i motivi che stanno determinando il successo di queste manifestazioni, in cui non essendoci competizione c'è la possibilità di avere molti più momenti di socializzazione tra gli atleti. Abbiamo notato che alla fine delle corse tradizionali chi aveva fatto risultato rimaneva per le premiazioni mentre gli altri andavano tutti via. Adesso gli atleti rimangono insieme a tavola e, anche durante il percorso, si fermano per scambiarsi opinioni e confrontarsi sia sul percorso con le sue difficoltà che sull'ambiente circostante. Questo per noi è estremamente importante".

E riguardo al rapporto con l'ambiente, come garantite l'ecosostenibilità di queste manifestazioni?
"Ecco, oltre ai comportamenti solidaristici tra i partecipanti quello che caratterizza il trail è proprio il rispetto dell'ambiente, sancito dal regolamento e fatto proprio da tutti gli atleti partecipanti. Noi come Lega Atletica Uisp abbiamo avuto la felice intuizione di mettere per iscritto delle linee guida per l'organizzazione di un trail in base al rispetto delle quali rendiamo possibile l'iscrizione della manifestazione al nostro calendario. Sono principi basilari che sembrano essere stati recepiti nel migliore dei modi"

Che progetti ci sono per l'ulteriore sviluppo di questo settore?
"Posso anticipare che stiamo cercando di organizzare dei trail cittadini. Al riguardo, devo sottolineare che solitamente i trail hanno delle altimetrie particolari: ad esempio in un trail corto il massimo del dislivello in altimetria deve essere di 400 m. Più si allunga la manifestazione più questo dislivello aumenta. Noi abbiamo abolito questi vincoli, sia per agevolare la partecipazione di tutti sia per poter organizzare dei trail anche in città. Una prima idea è quella di correre a luglio a Parma lungo le sponde del torrente omonimo che attraversa la città, ma ci sono ipotesi ad esempio anche per Roma".

Nel passaggio in ambiente urbano si rischia di perdere la natura stessa del trail?
"Assolutamente no, perché nel trail esiste una regola che è quella di correre in ambiente. Quando parliamo di trail cittadino non parliamo di percorrere strade asfaltate ma di rimanere sempre in ambienti naturali che si trovano in contesto cittadino. Il tutto sempre con la stessa filosofia solidaristica necessaria per vivere al meglio quell'ambiente".

Scarica il volantino del "Winter trail" (.pdf)

Scarica le linee guida sul trail running (.pdf)

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